ART GALLERY

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Arts & Sales

Carmelo Bongiorno

Terre di Luce

Known
Gagliardi Boutique Hotel
Gallery

16 giugno / 18 luglio 2017
Inaugurazione mostra 16 giugno h 19.00 / 22.00

Mostra prorogata fino al 20 Agosto.

Secondo appuntamento della stagione di mostre d’arte contemporanea alla Gallery del Gagliardi Boutique Hotel curata da Francesco Rovella con la prima personale di Carmelo Bongiorno nella città di Noto.

Carmelo Bongiorno (Catania 1960) è indiscutibilmente uno dei più importanti e conosciuti fotografi siciliani.

Artista e fotografo, attraverso varie esperienze (musica, pittura, video) sin dagli anni Ottanta si è posto tra gli autori emergenti della sua generazione. La sua attività, lunga più di trent’anni, è costellata da innumerevoli esposizioni e pubblicazioni.

Sul suo lavoro sono stati editi vari volumi e, con testi dell’amico Franco Battiato, ben sette monografie (Luoghi Privati, L’isola intima, Bagliori, C. Bongiorno Photographies, Note di luce, Carmelo Bongiorno 1985-2010, Voci).

È docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Catania e negli anni ha tenuto diversi workshop di altissimo livello. Nel 1989 vince il prestigioso European Award for Photography ed espone in Francia alle Rencontres Internationales de la Photographie di Arles.

 

Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e realizzato oltre ottanta mostre nei luoghi espositivi più importanti d’Europa.
Tra quelle di maggior rilievo: la personale al Mois de la Photo à Paris Teatro della visione; tri-personale con Wim Wenders e Ugo Mulas al Piccolo Teatro di Milano; Les routes du lait alla Bibliothèque Nationale di Parigi; I Maestri della Fotografia al Guggenheim di Venezia; l’antologica Carmelo Bongiorno 1985-2010 a Brescia; La Nuova Scuola di Fotografia Siciliana alla Galleria delle Stelline di Milano.

Negli ultimi anni ha lavorato anche a temi sociali e nuove sperimentazioni contemporanee sia attraverso la fotografia che il video.

Sue opere sono conservate presso prestigiose collezioni italiane ed europee.

 

In mostra nello spazio galleria Gagliardi anche quattro fotografie realizzate da Carmelo Bongiorno su incarico del Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea di Brescia per una visione d’artista richiesta in occasione della ricostruzione della Cattedrale di Noto.

 

La mostra sarà aperta al pubblico sino al 18 luglio 2017.

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Valentina Mir

Miramorphoses

Known
Gagliardi Boutique Hotel
28 Aprile 2017
Inaugurazione mostra ore 19.00 / 22.00

Il Gagliardi Boutique Hotel apre a Noto uno spazio espositivo con una programmazione artistica curata da Francesco Rovella.

A dare inizio al ciclo di mostre di arte contemporanea nello spazio-galleria, venerdì 28 aprile sarà inaugurata la prima personale di Valentina Mir nella città di Noto.

Il suo lavoro artistico, presentato due anni fa dalla Galleria Carta Bianca di Catania, si manifesta prevalentemente attraverso dei collage, tanto sapientemente realizzati da sembrare a prima vista frutto di un’elaborazione informatica, con immagini ricavate da giornali d’epoca pazientemente collezionati e ricercati su temi riguardanti personaggi storici o divi dello spettacolo le cui vite si dispiegano nell’opera come caleidoscopio di “avventure” dedicate agli accadimenti e alle figure chiave che attraversano le vite dei protagonisti in quel determinato momento storico. Così le Avventure di Marilyn o di Jackie O”, di Brigitte, di Elvis, come quelle di Winston o di Benito.

Valentina Mir da due anni presenta con successo le sue opere in mostre a Parigi ed in altre città d’Europa. In giugno ne allestirà una dal titolo The eternal princess and the sorrow of the world all’Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Duccio Trombadori (figlio di Antonello) poeta, giornalista, critico d’arte, curatore di numerose e importanti mostre di arte moderna e contemporanea e anche curatore della mostra di Catania, così descrive le opere in catalogo:

L’autrice di questi ricami visivi si esprime con efficace tensione produttiva e al tempo stesso mostra una attitudine curiosamente contemplativa del suo operato.
Valentina Mir compone, e per prima si meraviglia di quella che le appare una morfosi biologica, come l’incessante variazione di forma degli organismi indotta da fattori ambientali esterni.
In questa variopinta versione molecolare si incrociano e si sommano gli eventi umani, i fatti storici, il sedimento immaginario di riti e miti collettivi…

Così Valentina costruisce passo dopo passo i suoi ‘collages’ individuando una storia o motivo principale, cui addossa e accomuna tante altre microstorie, in una sorta di dentella cartacea progressiva che si deposita sul fondo bianco della memoria visiva…

Valentina Mir è nata in Sicilia, ma da anni vive e lavora a Parigi.

Il catalogo della mostra di Catania, sarà presente alla mostra di Noto.

La mostra sarà aperta al pubblico sino al 21 maggio 2017.

La tecnica del collage venne adottata agli inizi del Novecento per la creazione di opere d’avanguardia, principalmente da esponenti del Cubismo ed in particolare da Braque e Picasso, che lo adottarono sin dall’autunno del 1912 con i cosiddetti papiers collés. Ben presto si concretizzò una sorta di ‘polimaterismo’ che condusse sia ad una corrente Collage classica sfociante nel Futurismo e nell’Astrattismo di tendenza geometrica, sia ad una corrente collage a tre dimensioni, chiamata più esattamente assemblage che trovò grande spazio nei movimenti Neo-Dada, nella Pop art e nel Nouveau realisme.

Tra gli altri precursori ricordiamo Raoul Hausmann Hanna Höch Paul Citroen Michael Mejer e in genere tutti gli artisti di riferimento di movimenti come Bauhaus e Dada e addirittura il Surrealismo.

Max Ernst, ad esempio utilizzava questa tecnica per i propri lavori incisiori di inizio secolo.

The collage viene utilizzato anche dai futuristi italiani e da numerosi artisti lungo il corso del ventesimo secolo.

Tra questi è giusto ricordare Robert Rauschenberg, nome di spicco della Pop art americana, che fu uno dei principali maestri di questa tecnica, denominata più precisamente combines.

Gli artisti Mimmo Rotella e il francese Villeglè, a partire dagli anni ’50, sperimentarono una tecnica apparentemente opposta denominata décollage realizzata mediante strappi su poster e materiali pubblicitari.

Valentina Mir, che, per i suoi collage, utilizza la tecnica tradizionale delle forbici e della colla, applicata su ritagli ricavati da un’attenta ricerca storica ed estetica, è riuscita a portare in chiave contemporanea questa tecnica che, come detto, ha profonde radici nell’arte moderna dello scorso secolo.

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